IL PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO IN VISITA ALLA CASA DELLE CULTURE E DELL’ACCOGLIENZA IN RICORDO DI FRANCESCA MENNA

Nel corso dell’incontro è stata scoperta una targa dedicata l’ex-assessora Menna
che ha fortemente voluto la struttura di accoglienza del Comune

Nella giornata di ieri il Presidente della Camera Roberto Fico ha visitato la Casa delle Culture  dell’Accoglienza delle persone LGBTQ+ di Napoli, struttura di accoglienza del Comune di Napoli e gestita dalle associazioni LGBTQ+ napoletane.

Nel corso dell’incontro è stata ricordata con momenti di grande commozione Francesca Menna, ex-assessora ai Diritti e alle Libertà Civili del Comune di Napoli, recentemente scomparsa, e che pur nel suo breve mandato ha fortemente voluto la struttura. Proprio a lei è stata dedicata una targa apposta all’ingresso della casa di accoglienza, scoperta dal Presidente della Camera alla presenza dei rappresentanti istituzionali oltre che dai familiari.

All’incontro, sono intervenuti, insieme al Presidente della Camera Roberto Fico, Emanuela Ferrante, (delegata del  Sindaco e Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Napoli), Luca Trapanese (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli), Antonello Sannino (responsabile istituzionale della Casa delle Culture dell’Accoglienza delle persone LGBTQ+ di Napoli), Daniela Lourdes Falanga (Antinoo Arcigay Napoli), Loredana Rossi e Ileana Capurro (ATN -Associazione Transessuale Napol), Antonella Capone (Alfi – Le Maree).

La Casa delle Culture e dell’Accoglienza  delle persone LGBTQ+ di Napoli (data in gestone dal Comune di Napoli alle associazioni Antinoo Arcigay Napoli, ATN – Associazione Transessuali Napoli, Alfi – Le Maree, Pride Vesuvio Rainbow, Pochos, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Arci Mediterraneo, Dedalus, Nefesh ONLUS insieme a Centro di Ateneo SInAPSi – Univesità degli Studi di Napoli Federico II, l’Ordine degli psicologi della Campania, Nuovo TeatrO Sanità), che consente a decine di ragazzi e ragazze vittime di discriminazione e marginalità sociale di trovare un rifugio dove poter riprogrammare la propria vita, a poco più un anno dalla sua inaugurazione ha accolto 10 persone a fronte di 25 domande di ospitalità: un progetto che ancora una volta fa della città di Napoli un’avanguardia nazionale per quanto riguarda la battaglia a tutela dei diritti civili.